domenica 28 aprile 2013

La strana assonanza tra rete e auto

Combattuta su ciò che diciamo, o meglio gridiamo nella rete, ondeggio nel mio piccolo rifugio. Perché siamo così spavaldi, a volte crudeli? Ripeteremmo davanti alle persone che amiamo, o che incontriamo parole così dure, espressioni rissose? E se la risposta è no, perché lo facciamo?

Purtroppo per me ci ho ripensato anche in auto. Dopo aver pronunciato una variazione pesante sul tema di essere vuoto e assurdo a due automobilisti: uno mi tagliava la strada, l'altro non partiva più.

E mi son chiesta: ma se fossimo pedoni, io avrei ripetuto uguali insulti a due persone che mi creavano intralcio sul marciapiede?

No, mi rispondo. Perché nella scatoletta metallica mi sento potente e soprattutto protetta. Come nella rete.

L'essere umano in cerca di illusioni. E di alibi.

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