martedì 2 aprile 2013

Pregare e parlare

La notte mi lascia questo pensiero scivolato da Pinterest: hai pregato tanto quanto ne hai parlato?

Una porta che si spalanca e fa fluire un fiume di rossore. Parole continue, sotto forma di pensieri o espresse a gran voce, con tono duro, triste, noioso.

Poi, la preghiera. Suono differente, pacifico, fiducioso. E breve. Quanto è durata quella preghiera in confronto alle ciance che ho distribuito, alla stessa promessa di pregare. Il tempo, strumento bizzoso al servizio di parole vuote.

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