Non c'è stella che tenga, o conforto che io possa dare. Prendo una canzone per porgerla al posto di vane fughe, vani pensieri.
Penso a diverse persone che si sentono sole stanotte, per motivi diversi. A chi ha perso la sua stella, a chi l'ha spenta ma non per questo va spento a sua volta; a chi sta parlando o ascoltando o ignorando qualcuno al suo fianco e magari si sente ancora più solo.
Questa canzone che seguo in un video del '68, accompagna vari tipi di solitudini. Mi innesca un sorriso triste, quella frase: I'd rather go on hearing your lies Than go on living without you.
Forse significa sentirsi ancora più soli, con le bugie come compagnia. Ma c'è chi si accontenta, e non va giudicato.
Basta ascoltare queste note di dolcezza, anche malinconia, prima di abbracciare chi si ama, con le braccia o con la mente.
Canzone per la notte, con Elvis.
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