Li percepisco, i rimproveri in sordina perché non guardo Sanremo. Non ho avuto ancora il tempo, la voglia però è ancora più latitante. Abbiate pazienza (un euro a chi so io), ma il mio mondo è molto più rude ed essenziale.
Ecco. Ieri sera in realtà da lontano mi sono arrivate note che all'inizio erano estranee, poi familiari con un crescente senso di angoscia. Per Elisa, cavolo. Eh sì, sarebbe quella pazzesca canzone che fece irruzione qualche annetto fa su schermi e vite, portando - comunque la si pensasse - una ventata nuova. Adesso, stentavo a riconoscerla.
Mi astengo da ogni giudizio ulteriore, perché è giusto rispettare chi affronta un compito così delicato come eseguire una cover. A me tremano i polsi anche a mormorare poesie.
Tuttavia, ho aggiunto ai preferiti il tweet di un essenziale osservatore. Alice scatenava il mondo da sola e con furia pacifica. Oggi in due sembra rubare una tale energia.
Sapevamo fare metà degli sforzi un tempo per qualcosa di bello, o il doppio oggi?
Nessun commento:
Posta un commento