Mi accuseranno di aver divorato cioccolatini e relative cartine, anzi Arguta Paffuta sta sogghignando già.
Eppure sfido tutti e ascolto il tuo dolore. Mi riportano a bigliettini vergati e ricevuti da ragazzina, a feste in cui amare o lasciare, a pesi sul cuore e ali leggere.
Amico, ti prendo sul serio. Quel che resta dell'amore, rubato o buttato, è l'amore. È alzarsi e scoprirsi migliore, perché ti malediresti eppure ricominceresti. Folle abbastanza da non ascoltare nessuno, nemmeno il tuo istinto, perché niente supera la voce della persona amata.
Amico, ti svegli ferito. E saggio, per fortuna mai abbastanza.
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