Note e parole saltano all'infinito, con un movimento sincronizzato alla perfezione. Rebel rebel, non c'è quasi da scomporsi. A saltare su una rete non ci si divertirebbe di più.
Rebel rebel, io con la faccia angelica venivo catalogata. Ma quando entravo in un mondo, non ne adottavo i vestiti o gli usi; peggio, non mi accorgevo di quali fossero i suoi. E mi addentravo felicemente spaesata, scappando appena volevano farmi indossare qualcosa.
Rebel rebel, è questo, David Bowie? Come si può essere ancora ribelli? Tanti gridano, per questo forse non si sentono più le pagine dei libri che vengono sfogliate, un suono dolcissimo. E l'unico rumore che mi farebbe sopportare il fracasso di questi tempi.
Rebel rebel, infilare un cd e sapere che non è quello giusto al momento giusto. Ridere e ballare, perché è bello ciò che va, quando non nuoce agli altri.
Così mi accompagnano queste note martellanti. Ehi, che disordine il tuo volto... Ma come ti sei conciata? Ma che cosa stai sentendo? Ma guarda quell'assassino, quel ladro, quel bugiardo: tutti a morte, tranne noi.
Ehi, so how could they know?
Ribelle notte.
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