Può alzare la voce?
Scusi, me lo dicono da una vita, ma io uso il volume che posso e a volte - lo ammetto per nulla reticente - che voglio.
Allora si scusano gli interlocutori, specialmente nei negozi, e un farmacista ha sospirato: poi non si vede nemmeno il movimento delle labbra.
È vero, un po' come nei messaggi scritti non si colgono le sfumature, le emozioni. Tutto è intrappolato in parole che stentano pure a uscire, soffocate da questa barriera.
Ma poi, quando ci troviamo a un bivio, uno di quelli dove la cagnolina punta inesorabilmente verso la direzione proibita, io le dico: no. E siccome di solito questo non basta, perché lei ci deve provare ancora, da contratto, faccio quella smorfia che la fa capitolare, generalmente.
Solo un impercettibile movimento delle labbra e immediatamente mi rimprovero: che scema, ho la maschera, lei non può vedere.
Invece, la cagnolina alza il musino e quasi annuisce, poi fa dietrofront.
C'è un'umanità che si copre il volto dell'anima, costretto da altri o se stesso. E c'è chi ti legge dentro la maschera, con rara umanità.
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