Indosso giacche troppo pesanti nelle rare e brevi uscire obbligatorie, rivelando il timore di una zampata d’aria traditrice e di un conseguente raffreddore che mi creerebbe disagio.
Dentro di me, sussurravo: tengo giacca e stivali, perché li voglio rinchiudere e liberarmi quando tutto sarà finito. Adesso capisco che stia diventando poco gestibile.
Ma nella solitudine dell’alba, con le speranze incontaminate, un filo gelido mi sorprende e tardo a chiudere la giacca per goderne.
Un filo gelido per fingere che siamo ancora in inverno e per credere che il meglio debba ancora venire.
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