Un anno, netto e incommensurabile. Un contributo di Facebook è ricordarti, anche visivamente, i fatti che hanno scandito la tua vita recente. Alcuni sono dimenticabili, altri costituiscono un riferimento da scolpire. Domani è un anniversario che appartiene alla seconda categoria.
Adesso inizio questo secondo giorno di festa nell’isolamento, rivedendo quella domenica traboccante di persone. Alla presentazione del libro di Lorenzo Pisani scorrevano parole, note, lacrime. Anche birre, se non sbaglio, o aperitivi, mi ricordano, perché bisogna anche abbracciarsi e sorridere. Quegli abbracci ci confortano fino ad oggi, in cui ne siamo privi.
Lorenzo ha avuto coraggio a scrivere il libro con il suo dolore, il suo, quello della moglie Pamy e di tutti coloro che gli vogliono bene. Come la voglia di battersi, che viene anche dalla musica. Mi ha obbligato ad avere il coraggio di aprirmi, nella prefazione e non solo.
Il coraggio, ogni giorno. Come quello che ha dimostrato la piccola Chiara, nei suoi pochi e immensi giorni. A proposito, in queste giornate vedo farfalle timide frugare nell’aria, forse esplorando i nostri cuori.
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