lunedì 26 marzo 2012

Animale cittadino

Devo uscire, di corsa. Potessi precipitarmi dal mio lago, sarei già lì. Ma basta uno scampolo di giardino. Una rosa sfuggita al grigio.

Sono un animale cittadino. Sei proprio una cittadina, mi diceva mia nonna in campagna, scuotendo la testa, quando sobbalzavo a ogni insetto. Nonna, vedi che sono cambiata. C'è una parte in me, che è legata assolutamente ai contadini e al passato profondo mio, e di gran parte di noi.

Quando ero ragazza, tormentavo mio padre per la sua passione dei fiori. Ora parlo loro con tenerezza. Crescendo, comunque non capivo perché si fermasse ad ascoltare gli uccellini per ore; adesso mi ritrovo schiava del loro canto.

C'è qualcosa nascosto nel fondo del cuore, è la vita a liberarlo.

Sono un animale cittadino. In fuga.

Nessun commento:

Posta un commento