sabato 10 marzo 2012

La decenza contro la zuffa

"Tutta Gattinara, in silenzio, ha già fatto sapere che ci sarà".

Così finisce un articolo della Stampa, dedicato all'ingegnere ucciso in Nigeria. Poche righe che descrivono l'affetto, la compassione e la dignità, quest'ultima rafforzata da quei due termini accostati e protetti dalle virgolette "in silenzio".

Abbiamo perso un nostro connazionale. In una maniera ancora più assurda, che accende mille interrogativi e rabbia, anche su di noi come Paese e su quanto sappiamo muoverci nel mondo. Elefantino, pure poco considerato, questa nostra Italia, e non da oggi. Ce lo siamo detti tante, troppe volte.

Speriamo che almeno la dignità di Gattinara e della famiglia di quest'uomo - ucciso senza un perché, un uomo che mai aveva fatto del male a nessuno - sia contagiosa. Speriamo che almeno ci sia la decenza, nel momento dell'addio, anche da parte di chi ha la tentazione di strumentalizzare.

Ormai lui non c'è più, e certo bisogna ricostruire l'intera vicenda, in profondità, perché lo si deve a questo nostro connazionale e ai suoi cari.

Ma nel momento dell'addio stiano zitti un po' di politici, e lascino che tutto avvenga con decenza. Chiediamo solo quello: andate ad azzuffarvi su altro. Anzi, se potete proprio andarvene, grazie.

1 commento:

  1. la dignita dell'uomo ha un valore intrinseco e non un valore relativo... ogni uomo ha diritto al rispetto incondizionato... oggi il nostro connazionale ne ha diritto più che mai. Grazie Malù per averlo ricordato a tutti noi.

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