Mi chiedo cosa sia il silenzio in Antartide 100 anni fa. Scott non scrive oggi, non può e non vuole farlo. Sono tre uomini in un mondo che non osiamo neanche definire.
A volte mi assalgono folli paure in mezzo alla natura. Tanto più con il buio. Mi ricordo l'interminabile notte nel deserto del Sinai: ma lì c'erano le stelle e un freddo piacevole dopo l'arsura, alleviato dal tè dei beduini.
Non si era soli, la natura era immensa, ma eravamo vicini e l'alba si avvicinava.
Qui nulla si muove. Oggi il diario tace, le voci no perché i progetti di salvezza continuano. Una pagina silenziosa, in cui ancora non vuole comparire la parola fine.
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