Non è che non penso a voi, piccoli di Tolosa. Non è che non penso a voi, piccoli calpestati o per indifferenza, o per egoismo becero, o per follia pura e odio mirato.
Cerco di fuggire dai miei pensieri, lo confesso, ma non riesco. Cerco di soffocarli con il silenzio, tuttavia affiorano sempre.
Ho sempre creduto di dover lottare contro i virus del passato, tenendone solo gli antidoti. Invece, mi sento ogni giorno più impotente.
Non è che non vi amo, picco del mondo. E non è che non soffro. Ma soffro in silenzio, illudendomi di soffrire meno.
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