La penna non tace davvero. Mentre si aspettano le proprie forze e le buone disposizioni della natura in Antartide per uscire, si scrive anche se lontano dalle pagine del diario. Lettere, tante lettere, cerca di mettere a fuoco il capitano Scott nel gelo dell’attesa buia. Come dirà ai familiari, fa troppo freddo per scrivere molto.
Eppure quelle lettere scorrono, si accumulano, raggiungono le famiglie dei suoi compagni, il patron delle spedizioni, alternano autorità e amici come quello della vita Barrie, papà di Peter Pan. Infine, al pubblico: a chiunque vorrà leggere un anno, dieci, cento dopo ciò che hanno attraversato questi uomini.
La penna frena per gli ultimi sussulti: c’è da provarci, bisogna provarci e cercare di vivere.
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