La confidenza assoluta, l'intesa spontanea: sono doni che ti consegnano all'inizio e alla fine.
Ne sono convinta, mentre guardo le nostre foto. Per me è faticoso scegliere la più cara. Certo, quelle da bambina in braccio a te sul balcone, oppure mentre minuscola addetto una fetta di torta ma guardo te, ricambiata, o ancora quella in cui poso con uno sbadiglio soddisfatto al Ticino tutta per te, sono speciali.
In mezzo c'è tutto quel percorso in cui bisogna formarsi, scontrarsi, fare l'adolescente ribelle anche a tempo scaduto. Poi ci si ritrova con quello sguardo, con la voglia di partite a carte in cui tu ti lasci sconfiggere da me e dalla determinazione a non primeggiare, da gesti teneri e segreti, da sguardi catturati nel tuo piccolo regno terreno, dalle mani che non si separano fino a quando non ti portano via.
Ti hanno portato via? Se guardo questo cielo scuro, penso di sì. E mi unisco al suo triste broncio.
Mi basta una carezza. Un sospiro lieve, di amore, come tu sai dare, e questo giorno sarà ancora una festa, con un piccolo dono che ti conferma che non c'è giorno che io non pensi a te, con un gesto tenero e segreto, con le mani che non si abbandonano più.
Non c'è foto più cara, bensì una distesa di immagini che ancora ci uniranno, se il cielo vorrà. Noi lo vogliamo.
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