domenica 11 marzo 2012

Con il capitano Scott-1

Vi starò vicino, mio capitano, in questi ultimi giorni che spalancano poi la porta ai Primi. Cento anni si rincorrono e rendono tutto ancora più reale e ancora più ammirevole.

Walking with you, Captain Scott. Trying to walk and struggling every day. Camminando con voi, capitano Scott. Cercando di camminare e lottando ogni giorno.


Oggi è l'11 marzo, e siete rimasti in quattro nell'oscura Antartide, dove il bagliore della neve riesce solo ad aumentare le tenebre. Edgar Evans si è già addormentato per sempre, da parecchi giorni. E adesso è in crisi nera Titus Oates. In crisi, non un lamento. Vi ha mostrato lo stato dei suoi piedi congelati, solo quando non ne poteva proprio più.

Oggi, 11 marzo, tu scrivi così: Titus Oates è vicinissimo alla fine. Ciò che faremo, ciò che farà, solo Dio lo sa. Oggi hai chiesto al dottor Wilson di consegnare oppio e morfina, nel caso in cui decidiate di porre fine alle vostre sofferenze. Il Polo Sud è già tornato lontano, e inutile dopo la sconfitta a firma norvegese.

Ma nulla è inutile. Tanto meno stare accanto a te e ai tre compagni rimasti, fino alla fine e oltre. Proviamo a rimetterci in viaggio.

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