mercoledì 28 marzo 2012

La storia d'amore, come oggi

In queste ore, 45 anni fa, brillava con discrezione la più incantevole storia d’amore. C’era una donna deliziosa, fasciata in un abito colore dei suoi occhi, con quel suo sguardo dolce e assennato. C’era un uomo che domava l’emozione con l’ironia, come faceva sempre, e come avrebbe fatto la sua birichina discendente.

Discrezione, fin dalla cornice, perché si sposavano fuori dalla loro città, in una cappella che avevano scoperto grazie a un’altra storia d’amore nella loro famiglia.

Serietà e commozione si alternavano, poi il sì finale, le firme e lui che usciva dalla chiesa sfogandosi con un gesto scherzoso intrappolato dalla macchina fotografica: oh, la cerimonia è finita.

Al pranzo c’erano tante persone care; anche se non c’ero, vedo don Angelo che posa le mani sulle spalle di lui, come fa, sempre, un buon pastore. Rivedo i loro genitori, quasi tutti, perché contemplo anche con sofferenza l’assenza di una mamma, che per la malattia già non può più uscire di casa. E’ nella sua campagna, con i suoi gatti che la consolano forte del pensiero che sua figlia sta per iniziare un cammino meraviglioso.

Vedo una cugina determinata, che dalla Valle riesce a trasportare tutti i familiari borbottanti e li fa sentire uniti con la sua risata travolgente.

Poi ci sono solo loro, in viaggio. Non li posso seguire. Arriverò dopo, e sarò la loro principessa. Ma se non si fossero amati, prima timidamente, e poi abbattendo le proprie paure, lasciando scorrere i propri sentimenti, io non sarei la loro bambina. E quindi, nulla sarei.

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