Avrete una città del cuore. Forse più di una, o fluttuante nella vita, ma in genere un luogo si afferma, irragionevole.
La mia città del cuore è nata dalle pagine di un libro e da una cartina. Quando vi ho messo piede per la prima volta dopo 20 anni, ero già sua. Ogni angolo mi apparteneva.
Era umida e sferzante, la prima sera. Quando si affacciò il sole nei giorni e anni successivi, mi coglievano comunque i brividi. Il suo vento mi rubava il fiato, il suo fiume mi domava.
Non pronuncerò il suo nome. Quel luogo sa di essere irragionevolmente mio.
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