Anche stanotte sono dove non devo. Non c'è suono di gabbiani dal mare e neanche del pacato respiro del lago. Non c'è da correre con i pensieri sui tuoi sogni, perché è troppo buio.
Già, non so nemmeno dove sono. Mi consolo così, sotto l'incalzare del vento, all'improvviso: potrei essere già arrivata, aver lasciato scivolare il cappotto e trovarmi immersa nel tuo tepore.
In fondo, la notte serve per questo: a confondere i confini. Chissà dove sono, e se importa.
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