lunedì 11 febbraio 2013

Appena un po' di pace

E' tutto il giorno che non riesco, né voglio pensare. Ti guardo, divisa senza traumi tra tristezza e affetto.

Le parole, i versi, le battute mi scivolano via. Io non sono una cattolica splendente: sono un'anima rattoppata, sempre in cerca.

E tante persone ricche di certezze o sarcasmo, non le ammiro, né le disprezzo. Mi allontano. Non ho mai avuto idolatrie, né prima, né ora. E penso solo che mi spiace, mi spiace tutta questa sofferenza, e la serenità che non abbiamo. Immersi in un campo di calcio, per ogni cosa, sia una guerra o la politica. E anche questo vuoto oggi, da riempire domani, se si potrà.

Per me, sei un nonno, un papà, una persona che ascoltavo e leggevo, non sempre d'accordo, ma ti volevo e ti voglio bene.

Appena un po' di pace,  chi non la merita, visto che ciascuno ha una croce, che se ne renda conto o no?

Appena un po' di pace, prego per te e per quest'umanità tifosa, per ciascuno di noi.

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