lunedì 11 febbraio 2013

Gatti mannari

Incuranti della neve già sciolta, si gettano come forsennati. Forse attratti dal bagliore, mi dico. Tre disgraziatelli, dal pelo umido, che schizzano fuori da cumuli ormai non più bianchi, e adombrati ulteriormente dalla sera.

Gatti mannari, che corrono e si tuffano, e sembrano ridere contro ogni legge della natura, mentre si sfregano contro montagnette incerte. I fiocchi cadono ancora e loro li guardano con dispetto trattenuto, come se accettassero che il gioco deve continuare, anche contro se stessi.

Non si abbassano a lamentarsi o a sognare lidi tropicali, che neanche sarebbero sopportabili per loro dopo mezzo minuto. Più saggi degli umani, i gatti mannari si tuffano alla rincorsa della luna che non c'è.

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