Come un'umanità perduta, che affonda nella sabbia e pensa che quei granelli siano oro, siano pegno di ricchezza. Che danza sull'acqua e si sente un cigno, scambiando il suo peso per leggiadria e sfuggendo allo sguardo impietoso dei riflessi.
Come un'umanità perduta, si aggira senza sapere dove andrà, e nemmeno dove vorrebbe dirigersi - se potesse - eppure sfronata procede.
Come un'umanità perduta, senza occhi per gli altri, e con lenti spesse e scure per non vedere nemmeno se stessa.
Così siamo, così sembriamo, se una differenza c'è.
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