Oggi abbiamo parlato di te. La tonaca arrotolata per andare nel vigneto e il sorriso che accompagnava la fatica. Sei stato il mio primo incontro con il mondo del vino, don Giacomo.
Sia nel bicchiere che a casa mi porgeva papà, con un filo di rubini. Sia in quello che mi aspettava da te, con la perpetua che mi consegnava i biscottini da pucciare, con solennità. Tutto ciò che guadagnavi, l'hai usato per opere buone. Non volevi ricompensa, perché guardavi quei grappoli, e negli occhi del vino offerto dal nostro Signore, per scrutare più lontano ancora.
Due anni fa, sono venuta a trovarti, nel luogo del riposo, e ho salutato anche lei, la perpetua, sotto il cielo di Piemonte. Tornerò e intanto bevo il vino che è rinato grazie a te e al Padre che hai servito, conservando per gratitudine il tuo nome legato a Lui.
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