Ho aspettato fino all'ultimo a farti gli auguri, perché è un giorno malinconico e prima bisognava congedarsi da Lucio Dalla. La pioggia così desiderata acuisce quella scia di tristezza che caratterizza ogni commiato, anche quando ci ripetiamo che non dobbiamo... che tutto ha un senso e ripartirà.
Ma è un traguardo, speciale, quello dei 60 anni. Sì, 60 anni come diversi miei maestri musicali in questo strano 2012, e tu Umberto agli occhi di troppi sei rimasto il ragazzo di un tempo. Quasi da non prendere sul serio, difatti i miei amici rockers o fans della musica serissima mi cazziano spesso e volentieri. Ma io non ti rinnegherò mai, perché le tue canzoni mi hanno scaldato l'anima, divertita, fatta piangere o riflettere. Specialmente quelle nascoste nelle pieghe degli album, perché io da "hit" non sono mai, mi spiace.
La tua storia, il tuo cammino, le tue sofferenze e le tue risalite:
tutto racconta di te, e mi fa scaturire questi auguri. Noi compagni di efelidi, dai tempi di "Qualcosa qualcuno" siamo sempre in ricerca.
Forse anche di un talismano contro la malinconia, che oggi rende il tuo traguardo particolare. Mi riferisco anche alla scomparsa di Gianni Bigazzi, grande poeta capace di essere profondo e scanzonato allo stesso tempo.
Accarezzo i tuoi album, perché i cd rimpiccioliscono anche il cuore.
Buon compleanno, Umberto Tozzi. Fammi sorridere o piangere ancora, ti prego, al ritmo che vuoi tu.
Ps: però non far rovinare più le tue canzoni dagli spot televisivi. Ti prego.
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