venerdì 13 aprile 2012

L'imponente

La tempesta, l'avete fiutata? ci ha provato a far capire che il bello deve ancora venire - dal punto di vista della natura - e che non dobbiamo troppo lagnarci.

Un cielo cupo, ci incute ancora paura. Ero nella macchina e mi sentivo piccina, sotto il cielo immensamente nero. Come se fossi esposta all'aria, alla nuda pioggia, a ogni traversia, mentre avevo una protezione senz'altro più promettente di quelle del passato.

Così è sentirsi naturali, forse. Ovvero parte della natura, tassello del suo gioco, senza avere eccessiva ulteriore voce il capitolo.

Allora ben venga la tempesta, anche se non entreremo mai nel suo fans club. Ben venga quella sensazione di impotenza.

Come cantava il profeta Tozzi - perdonami Karletto, dai - "lei diceva sei imponente... o qualche cosa in ente".

Ecco, noi illudiamoci di aver sentito male. Finché la tempesta parla.

Imponente giornata.

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