martedì 2 aprile 2013

Una mano verso il cielo

Che frustrazione contemplare un viale così magnifico e non poterlo fotografare come vorrei. I rami sono stupende dita rosa che si levano gioiose, ma le macchine parcheggiare, come in una coda infinita, rubano la poesia.

Guardo e soffro, anche se a volte non fotografare è meglio, perché l'immagine non scivola via dal cuore. Poi, mentre i passanti mi osservano come la solita idiota, trovo la via: lasciar perdere la terra e puntare dove c'è l'obiettivo di quella gioia, il cielo.

In pochi istanti, il grigio non c'è più.

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